CAPITOLO QUINTO (continua) La catenina benedetta 65) In quinto luogo si porti una catenina benedetta al collo al braccio, al piede o alla vita. Tale uso non è per nulla essenziale e quindi si può senz’altro omettere. Tuttavia sarebbe rischioso disprezzarlo o condannarlo e pericoloso trascurarlo. Ecco i motivi per portare questo segno esteriore: 1)opporsi alle funeste catenedel peccato originale e attuale, che ci opprimevano; 2) onorare le funi e lecatene che Gesù nostro Signore ha portato con amore per renderci veramenteliberi; 3) ricordare che dobbiamo agire per amore: si tratta infatti di vincolidi carità; 4) testimoniare la nostra totale appartenenza a Gesù ea Maria. Grandi personalità, fattesi schiavi di Gesù e di Maria, tenevanotanto a queste catene da rammaricarsi di non poterle trascinare pubblicamentecome facevano gli schiavi dei turchi. Catene preziose e gloriose più delle collane d’oro e di gemme cheindossano gli imperatori! Esse ci legano a Gesù Cristo e a sua Madre. Ne sono un chiaro segno, anziun’insegna! Conviene che la catenina sia d’argento o almeno di ferroper motivi di praticità. Non deporre mai la catenina nel corso della tua vita; ti accompagnerà finoal giorno del giudizio. Quale gioia, gloria e trionfo avrai quel giorno, quando,al suono della tromba, il tuo corpo sorgerà da terra con la catena, forseancora intatta, della tua totale appartenenza. Questo solo pensiero basta a spingerti s non abbandonarla mai, anche se scomoda. PREGHIERE 66) A Gesù Gesù, degno d’amore accetta la mia riconoscenza per la grazia di appartenere totalmente alla tua santa Madre. Maria sarà mia avvocata presso di te, mio Signore. Ella supplirà alle mie mancanze; misero che sono, mi aiuterà in tutto. Signore! Grande è la mia miseria! Senza una madre tanto buona Il mio fallimento sarebbe sicuro. Si, ho bisogno di Maria presso di te e dappertutto. Ho bisogno di lei per placarti nel tuo giusto sdegno per molti i peccati d’un giorno. Ho bisogno di lei per evitare le pene eterne da me meritate. Ho bisogno di Maria per parlarti, contemplarti e pregarti, per incontrarti e piacerti. Ho bisogno di lei per salvarmi e salvare altri, per agire sempre come vuoi tu e per la tua sola gloria. Vorrei proclamare a tutto l’universo quanto misericordioso sei stato con me. Perché non sa il mondo che senza di Maria sarei già un dannato? Almeno potessi ringraziarti in modo adeguato per tanto dono! Maria dimora in me, è fatta per me, è un bene prezioso, è la mia consolazione! Dopo tutto questo, quanto sarei ingrato, mio amato Salvatore, se non fossi tutto di Maria! Dammi la morte, ma non una tale sventura! Preferisco morire che non essere tutto tuo! Come l’evangelista Giovanni presso la croce, spesso e volentieri l’ho accolta come un bene supremo e le ho fatto dono di me stesso. Se finora la mia donazione Non è stata perfetta come tu desideri, in questo momento la compio secondo il tuo volere Gesù. Tu vedi nel mio essere, qualcosa che non appartiene alla mia augusta sovrana? Strappala, ti prego, e gettala lontano. Se non è offerta a Maria È indegna di te! 67) Allo Spirito Santo Spirito Santo, concedi tutte queste grazie. Pianta in me l’albero della vera vita, che è Maria. Irrigalo e coltivalo perché cresca, fiorisca e produca abbondanti frutti di vita. Spirito Santo, rendimi profondamente devoto e ben disposto verso la tua divina sposa Maria. Rendimi fiducioso nel suo amore materno e pronto nel ricorrere alla sua miserciordia. Con la sua collaborazione forma in me Gesù Cristo vivente, grande e forte, maturo e perfetto nella sua età. Amen 68) A Maria Ave, Maria, figlia prediletta dell’eterno Padre, madre mirabile del Figlio, sposa fedelissima dello Spirito Santo. Ave, Maria, mia cara madre, mia dolce signora, mia potente sovrana. Ave, Maria, gloria e gioia mia, cuore mio e anima mia. Tu sei tutta mia per grazia, io sono tutto tuo per doverosa scelta. Se finora non sempre sono stato tutto, adesso di nuovo mi dono a te in totale disponibilità per sempre, senza nulla sottrarre a vantaggio mio o di altri. Se scorgi in me una contraddizione qualsiasi, prendi in questo istante - ti supplico - quanto ancora non è tuo. Sei ormai la signora di tutto quanto è in mio potere. Distruggi, sradica, annienta quanto in me dispiace a Dio. Fonda, edifica, realizza quanto in me è a te gradito. La luce della tua fede dissipi le tenebre del mio spirito. La tua profonda umiltà sostituisca il mio orgoglio. La tua sublime contemplazione freni le distrazioni della mia instabile fantasia. La tua visione di Dio mi riempia la memoria della tua presenza. L’ardore della tua carità riscaldi e accenda il mio cuore freddo e indifferente. Le tue virtù sostituiscano i miei peccati. I tuoi meriti mi siano ornamento e perfezione davanti a Dio. Mia carissima e amatissima madre! Ti chiedo infine, se è possibile, che sia in me il tuo spirito per conoscere Gesù Cristo e la sua divina volontà. Sia in me la tua anima per lodare e glorificare il Signore. Sia in me il tuo cuore per amare Dio in modo puro e ardente come te. |