Sono conservati e gelosamente custoditi da circa il 1953 nel Santuario
Maria SS. dello Sterpeto numerosi ex voto: tavolette votive che
testimoniano la profonda devozione nei confronti della Vergine
dello Sterpeto.
Definiti da molti “documenti umani”, gli ex voto sono
sostanzialmente storie di vita quotidiana di persone reali, sofferenti,
che visto vano ogni ricorso ai rimedi terreni si rivolgono alla
Regina degli Sterpi per impetrare grazia.
Sono 140 oggi le tavolette votive presenti nel Santuario, molte
negli anni sono andate disperse, altre si sono rovinate a causa
dell’umidità.
Seguono tematiche differenti:
Malattie: dalle 23 presenti la più antica risale al 1846.
Tutte a testimonianza che quando il dolore strappa lamenti disperati,
se ci si rivolge con fede a Maria, anche le più profonde
lacerazioni scompaiono.
Naufragi: navi salpate per la guerra, per lavoro, uomini che senza
il provvidenziale intervento di Maria dello Sterpeto non avrebbero
potuto riabbracciare le loro famiglie. È del 1849 la tavoletta
votiva più antica tra le 14 conservate.
Caduti dai balconi: per lo più bambini, vivaci e imprevedibili
prontamente sollevati da angeli inviati da Maria. Tra i 17 custoditi è del
1895 il più antico, il più recente del 1998.
Incidenti con i carri: risale al 1853 il più remoto. 20
situazioni diverse caratterizzate da immediatezza delle immagini
nel rappresentare l’affettuosissima e amorosissima protezione
di Nostra Signora dello Sterpeto.
Incidenti stradali: è la categoria degli ex voto più numerosa
(40) e più attuale. Sicuramente diversi dal 1934 ad oggi,
differenti nei tratti pittorici e cromatici ma in tutti è espresso
in ogni caso un unico messaggio: “Grazie, o Madre, per averci
teso la tua dolce mano”.
Sono inoltre presenti 11 tavolette votive raffiguranti incidenti
sul lavoro, 3 bruciati, 3 caduti nei pozzi, 1 palazzo crollato
ed altri.
A volte ambigui, altre di facili interpretazione, sono in ogni
caso un tesoro inestimabili, un archivio di fede, arte e cultura.
Testimonianze visibili di una sacralità che si svela, di
una religione non solo popolare, abituali accidenti che capitano
ai vivi, come ricordare un adagio popolare, accomunati da un totale
abbandono devozionale a Maria SS. dello Sterpeto che sotto il suo
manto tutti protegge.