Missione di Maria nel piano della salvezza CAPITOLO QUINTO Come esprimere il dono totale di sé 60) Oltre a quanto ho detto, questa proposta di spiritualità comporta forme esteriori da non omettere o trascurare. L’atto di donazione 61) Bisogna innanzitutto fissare un giorno per dedicarsi a Gesù Cristo mediante la piena consegna di se stessi nelle mani di Maria. Quel giorno lo si trascorrerà in preghiera, si pronuncerà la propria consacrazione e si parteciperà all’Eucaristia. Così si farà in seguito, almeno una volta all’anno alla stessa data. Commemorazione annuale 62) In un secondo luogo si offrirà, ogni anno, alla stessa data, un piccolo omaggio alla Vergine santa in segno della propria totale disponibilità. Anche i sudditi versavano un tributo al proprio. Tale omaggio può essere una rinuncia, un aiuto ai poveri, un pellegrinaggio o delle preghiere. San Pietro Damiani racconta che suo fratello, il beato Marino, si flagellava pubblicamente ogni anno, nello stesso giorno, davanti all’altare della Vergine. Non si chiede né si consiglia tanto fervore; ma se non è molto quel che si offre a Maria, lo si presenti almeno con cuore umile e sempre riconoscente. Celebrazione dell’Annuncio del Signore 63) In terzo luogo si celebri ogni anno con particolare cura la solennità dell’Annunciazione. È la festa principale di quanti hanno abbracciato questa forma di spiritualità. Si vuole così onorare e imitare il Verbo eterno, che in quel giorno ha voluto dipendere da Maria per amore verso di noi. La coroncina e il Magnificat 64) In quarto luogo - l’omissione non è un peccato - si reciti ogni giorno la coroncina in onore di Maria: tra Padre nostro e dodici Ave Maria. Si reciti spesso il Magnificat, il solo cantico di Maria a noi pervenuto, per ringraziare Dio dei suoi benefici e ottenerne altri ancora. Soprattutto lo si reciti dopo la comunione eucaristica come ringraziamento. Così faceva la Vergine stessa, secondo il dotto Gersone. |