Quando non abbiamo da presentare nuove ordinazioni, offriremo figure di sacerdoti che hanno lasciato messaggi particolari di ministero sacerdotale. Questa volta un Oblato. P. Giuseppe Calvi sacerdote degli Oblati di San Giuseppe | |
DATI BIOGRAFICI
Nacque a Cortemilia (Italia) il 1° maggio 1901.
A 13 anni entrò nel seminario degli Oblati di San Giuseppe, fondati da san Giuseppe Marello nel 1878. Divenne sacerdote il 29 maggio 1926 e 4 mesi dopo partì per il Brasile come missionario.
Dedicandosi corpo e anima all’apostolato, si ammalò e dovette essere internato nel sanatorio San Sebastiano di Lapa (Brasile). Vi rimase nove anni, divenendone anche cappellano. Morì il 26 settembre 1943.
Le sue virtù e il suo zelo brillarono in modo speciale negli anni della sua degenza nel Sanatorio, nello svolgimento del suo apostolato tra i malati come fratello, amico, padre spirituale. Condivise con loro le sofferenze fisiche e morali della malattia e dell’isolamento, dando esempio di grandissima bontà di animo, di carità operosa, di eroica fortezza e rassegnazione cristiana. Pochi furono i malati da lui avvicinati che ricusarono i Sacramenti, perché era quasi impossibile resistere alla forza della sua santità e alla dolcezza dei suoi inviti.
Coloro che lo conobbe bambino, studente, sacerdote e poi missionario, furono unanimi nell’affermare che era veramente un Santo. Il riconoscimento delle sue virtù avvenne soprattutto a partire dal momento della sua morte. La sua tomba, nel cimitero di Aguaverde (Curitiba, Brasile), è ancor oggi oggetto di visita e di devozione da parte di ogni ceto di popolazione, che con fiori e preghiere esprimono la fiducia nella sua intercessione e la gratitudine per i favori ricevuti.
PENSIERI E INSEGNAMENTI
“Se i nostri genitori sanno essere così buoni, che sarà del Cuore di Dio?”
“Noi abbiamo la consolazione di poter sempre pregare”.
“La Madonna non abbandona i suoi, neanche quelli che le sono stati figli indegni”.
“Sperare è bene, rassegnarsi a tutto è dovere e pace. Col tempo tutto si calma, si rischiara la mente e si comprende meglio il dovere e la necessità di stare sempre pacifici e allegri nella santa sottomissione a Dio.”
“Un poco di penitenza non fa male. Ho fatto le mie mancanze, ma spero che il Signore le abbia disfatte in questi giorni di malattia”.
“Chiedo al Signore la grazia di conservare i miei sentimenti fino all’ultimo per offrirmi a Lui”.
“I patimenti di questa vita ci risparmiano quelli più lunghi e più dolorosi del Purgatorio”.
“I Santi pensavano che il Signore non volesse loro bene, quando passavano alcuni giorni senza soffrire”.
“Coloro che sono amati da Dio, sono quelli che Dio fa soffrire di più”.
“Il mondo e la gente dicano quello che vogliono, ma non saranno essi che ci consoleranno in punto di morte, ci giudicheranno e ci daranno il Paradiso”.
PREGHIERA PER OTTENERE GRAZIE PER INTERCESSIONE DI P. GIUSEPPE CALVI
Nostro caro Padre Giuseppe, che fosti a tutti limpido specchio di purezza, modello ineguagliabile di obbedienza, esempio luminoso di carità verso Dio e il prossimo, degnati di impetrare anche a noi queste preclare virtù tanto necessarie alla vita spirituale, affinché possiamo anche noi, come te, condurre una vita autenticamente religiosa e cristiana, e attirare col nostro esempio altri nostri fratelli, sviati o svogliati, sulla dritta via del cielo.
Ottienici in particolare, con la tua intercessione presso Dio, la grazia che istantemente ti chiediamo… (specificare la grazia). Per Cristo, nostro Signore. Amen.
PER COMUNICARE GRAZIE RICEVUTE:
• Postulatore Generale degli Oblati di San Giuseppe
Via Boccea 364, Roma 00167
• Provinciale degli Oblati di San Giuseppe
Corso Vittorio Alfieri 384, Asti 14100
• Provinciale degli Oblati di San Giuseppe
Viale Santuario 14, Barletta 70051 (Bari)