All'ombra… della Magnolia Tra cartacce, polvere e oggetti vari, ho deciso di mettere un po’ d’ordine in questa mia stanzetta! Mi cade un raccoglitore… ma sì! Sono le preghiere e storielle di Padre Domenico… assaporo nell’aria per qualche istante la stessa atmosfera di primavera, anche se fuori piove, assaporo quei momenti stupendi passati con Padre Domenico e le lunghe chiacchierate insieme. Parlavamo di tutto e tra risate e argomenti di tecnologia, molto spesso ci soffermavamo a parlare della situazione un po’ troppo estrema della fede ai giorni nostri, di chi crede che andare in chiesa voglia dire essere dei bravi cristiani e poi, fuori di quelle mura, non applica tutto ciò che Gesù c’insegna, e di chi, invece, forse una chiesa non sa neanche dove si trovi ma decide di condurre una vita al servizio degli altri. Voglio riportare qui due storielle che ci aiutano a riflettere sul vero significato della fede… Il sacerdote annunziò che la domenica seguente sarebbe venuto in Chiesa Gesù in persona. La gente arrivò in massa per vederlo. Tutti si aspettavano che predicasse, ma egli si limitò a sorridere al momento delle presentazioni e disse: "Salve". Erano tutti disposti ad ospitarlo per la notte, soprattutto il prete, ma egli rifiutò gentilmente l’invito e affermò che avrebbe trascorso la notte in chiesa. Decisione che tutti approvarono. Egli se n’andò senza fare rumore l’indomani mattina presto, prima che fossero aperte le porte della chiesa. E, con orrore di tutti, il sacerdote e gli altri, scoprirono che la chiesa era stata oggetto d’atti di vandalismo. Dovunque sulle pareti era scarabocchiata la parola: ATTENZIONE. Non un solo angolo era stato risparmiato: le porte, le finestre, le colonne, il pulpito, l’altare, persino la Bibbia che stava sul leggio. ATTENZIONE. Incisa a grandi e piccole lettere, a matita e a penna e dipinta in tutti i colori possibili. Dovunque l’occhio si posasse, si potevano scorgere le parole: " ATTENZIONE, attenzione, attenzione". Scandaloso. Irritante. Sconcertante. Affascinante. Terrificante. A che cosa dovevano prestare attenzione? Non c'era scritto nulla. Soltanto ATTENZIONE. Il primo impulso della gente fu quello di cancellare ogni traccia di quella sozzura, di quel sacrilegio, e si trattennero soltanto perché pensavano che era stato Gesù stesso a compiere un simile gesto. Quella misteriosa parola ATTENZIONE incominciò ad infiltrarsi nella mente delle persone ogni volta che si recavano in chiesa. Essi incominciarono a volgere la loro attenzione alle scritture e così riuscirono a trarne vantaggio senza diventare bigotti. Prestarono attenzione ai sacramenti, così furono santificati senza diventare superstiziosi. Il sacerdote cominciò a stare attento al potere che esercitava sui fedeli, così riuscì ad essere loro d’aiuto senza doversi imporre. E tutti prestarono attenzione alla religione, che può trasformare gli incauti in ipocriti. Diventarono cauti nell’accettare i decreti della chiesa e così, pur essendo ligi alla legge, dimostrarono compassione per i più deboli. Cominciarono a stare attenti a come pregavano, così non persero più la fiducia in se stessi e si comportarono nello stesso modo persino nei confronti del concetto che avevano di Dio, tanto da riuscire a riconoscerlo anche fuori dei confini ristretti della loro chiesa. Ora la gente ha collocato la parola tanto scandalosa sopra l’ingresso della chiesa e la sera si può vederla sfavillare lassù, in alto, illuminata da multicolori luci al neon. ATTENZIONE! (da "La preghiera della rana") La necessità della grazia Un uomo andò in paradiso. Appena giunto alle porte coperte di perle, incontrò S. Pietro che gli disse: “Ci vogliono 1000 punti per essere ammessi. Le buone opere da te compiute durante la vita determineranno i tuoi punti”. - L'uomo rispose: “A parte le poche volte in cui ero ammalato, ho ascoltato la Messa ogni domenica ed ho cantato nel coro”. “ Quello fa 50 punti”, disse S. Pietro. - “Ho sempre messo una bella sommetta nel piatto dell'elemosina che il sacrestano metteva davanti a me durante la Messa”. “ Quello vale 25 punti”, disse S. Pietro. Il povero uomo, vedendo che aveva solo 75 punti, cominciò a disperarsi. - “La domenica ho fatto scuola di Catechismo”, disse, “e mi pare che sia una bell’opera per Iddio”. “ Sì”, disse S. Pietro, “e quello fa altri 25 punti”. L'uomo ammutolì e poi aggiunse: “Se andiamo avanti così, sarà solo la Grazia di Dio che mi darà accesso al paradiso”. San Pietro sorrise. “Quello fa 900 punti! Entra pure”. Testo inviato da P. Alcide Seeber, Madras, India, tradotto da un libro di predicazione protestante, The Minister's Manual, 1975. …perché credere in Dio non significa recitare una litania, ma significa sapere il significato di essa, soffermandosi su e applicandola in tutti i momenti della vita, cercando di comprendere le persone che ci sono accanto, aiutandole a rialzarsi nei momenti più brutti, perdonandoli anche se non ammettono di aver sbagliato… e se loro non accettano il nostro perdono? Conserviamolo con cura nel nostro cuore, un giorno capiranno che non ci siamo mai dimenticati di loro! Perché litigare, sfidare, creare guerre... porterà solo altro male… male che ricadrà su persone innocenti. Ilenia < torna all'indice della rubrica << torna al sommario del bollettino |