Il Santuario della Beata Vergine dello Sterpeto “prima e principale Protettrice della Città di Barletta” ha le sue origini attorno al sec. IX, epoca in cui i Monaci Basiliani, profughi dall’Oriente, fondarono il “Convento dello Sterpeto”, insediando in esso l’icona della “Madonna col Bambino”. Il luogo sacro fu animato e custodito successivamente dai Padri Benedettini, dai Cistercensi, dai Frati Minori Conventuali e dai Francescani cappuccini. L’8 aprile 1951 giunsero i Padri Giuseppini di Asti, fondati dal Beato Giuseppe Marello, che sarà canonizzato Santo il prossimo 25 novembre. Nei 50 anni trascorsi la presenza dei “Giuseppini” ha dato al Santuario una svolta decisiva nel campo dell’evangelizzazione, della santificazione e della testimonianza della carità. Nel dicembre del 1952 si iniziò a pubblicare il mensile del bollettino intitolato a Maria dello Sterpeto, diffuso nell’Arcidiocesi e all’Estero, con lo scopo di far conoscere le meraviglie che la Vergine dello Sterpeto compie anche da questo insigne Santuario, facendolo giungere in particolare nelle famiglie come “voce amica”. Si raccolsero tutti gli ex-voto in un’unica galleria per testimoniare i numerosi interventi della Madonna a vantaggio di tanti figli suoi che versano in situazioni difficili di vita. In seguito a piccole opere di restauro, promosse per iniziativa del primo rettore, P. Giovanni Viola, il successore P. Mario Crispoldi, con autorizzazione dei suoi superiori e dell’Arcivescovo, mons. Giuseppe Carata, potè annunziare ai cittadini di Barletta “Cari barlettani, devoti di Maria, è giunto il tempo di realizzare un nuovo tempio alla Vergine, un Santuario che sia l’espressione della fede, dell’arte, dell’amore di tutti noi alla Gran Madre di Gesù”. Dal 29 giugno 1968 al 4 settembre 1977: il primo, giorno della posa della prima pietra, il secondo, giorno solennissimo della Consacrazione, in otto anni circa, fu eretto il maestoso Santuario dedicato a Maria Santissima dello Sterpeto, il tempio maggiore, posto accanto all’antico Santuario dove si raccolgono più di mille fedeli ad onorare la Madre di Cristo e della Chiesa con celebrazioni liturgiche, catechesi, liturgia della Parola, pratiche devozionali. Il 18 marzo 1969 il Santuario è costituito Parrocchia e il P. Crispoldi ne è nominato primo parroco. Il ministero della santificazione divenne così molto più intenso a motivo delle celebrazioni sacramentali dei Battesimi, delle Cresime, dei Matrimoni e degli altri atti di culto che vengono celebrati nella parrocchia. Con l’attuale parroco, P. Gennaro Citera, la vita del Santuario-parrocchia è divenuta più intensa ed aperta alla missionarietà. Nel Santuario convengono i fedeli e i numerosissimi pellegrini della città di Barletta e di altri luoghi per trovare ristoro nello spirito attraverso la direzione spirituale e l’esercizio del sacramento della Riconciliazione. Chi si accosta allo “Sterpeto” trova sempre accoglienza e gesti di carità che esprimono i tratti materni di Maria Santissima che porta decisamente a Gesù. Non mancano attività culturali di fede come le iniziative del Presepio Vivente, della Passione Vivente; e attività educative come l’oratorio estivo e invernale, convegni e incontri di carattere diocesano. Per la celebrazione giubilare del 50° della presenza dei Padri Giuseppini, tutta la Chiesa diocesana eleva il solenne rendimento di grazie alla SS. Trinità che ha voluto benedire le nostre terre, bagnate dal mare, con la presenza di Maria Santissima “Stella del mare”; si stringe attorno ai Padri Giuseppini con sentimenti di lode e di riconoscenza per loro benemerita presenza ed auspica che il loro essere ed agire di religioso continui a permettere a Maria di compiere tutto il bene che solo Lei, come Madre di Cristo, può ottenere dalla SS. Trinità a vantaggio dei figli suoi devoti che amano invocarla “O Regina del cielo e della terra, Madre di Dio e Madre nostra Maria, volgi i tuoi occhi misericordiosi su noi, miseri figli tuoi”. Al Padre Generale P. Lino Mela; al Provinciale P. Sabino Di Molfetta, e ai Padri che operano nel Santuario con grande riconoscenza e ammirazione e lode auguro di operare “ad multos annos per gloriam Dei et salutum animarum!”. Giovan Battista Pichierri Arcivescovo |